Glossario
 
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  • Mailbox: casella postale per il traffico email.
  • Mailing list: gruppo di interesse i cui messaggi vengono distribuiti via posta elettronica (molto simile ai newsgroup, con la differenza che i messaggi non rimangono affissi in un luogo per la consultazione comune, ma sono spediti individualmente nella casella postale di ogni partecipante).
  • Mainframe: grande computer con elevate prestazioni in termini di capacità di calcolo e di memoria, usato in alcune reti come macchina centrale per lo smistamento delle informazioni.
  • Man (Metropolitan Area Network): Rete di trasmissione dati che serve un'area che approssimativamente corrisponde a quella di una grande città. Le reti di questo tipo vengono realizzate con tecniche innovative come, per esempio, la posa di cavi a fibre ottiche nei tunnel della metropolitana.
  • Marble Optical Sensing: Tecnologia adottata nei mouse e nelle trackball all'interno dei dispositivi Marble; un sottile fascio di luce provvede ad illuminare la sfera, mossa dal pollice, stampata con uno schema casuale di punti, mentre un sensore ottico esegue il continuo controllo del movimento. In questo modo viene superata la tradizionale tecnologia meccanica dei mouse, soggetta a bloccaggio dei perni di trasmissione a causa della polvere.
  • MB (Megabyte): unità di memorizzazione dei dati che rappresenta 10^6 (un milione) di caratteri di informazione.
  • Mb (Megabit): 10^6 bit di informazione (la misura viene solitamente usata per esprimere una velocità di trasmissione,1 megabit/secondo, oppure 1 Mb/s; in inglese anche 1 Mbps).
  • Mbone: Rete internazionale posta all'interno di Internet per il passaggio delle informazioni multimediali.
  • Mime (Multipurpose Internet Mail Extensions): estensioni postali multifunzionali di Internet. Un metodo per collegare il codice binario alla posta elettronica.
  • Mmx: è un nuovo sistema sviluppato da Intel per fornire 57 nuove istruzioni per le funzioni multimediali di base, direttamente da Cpu.
  • Modem: acronimo di modulatore/demodulatore. È lo strumento indispensabile per qualsiasi escursione telematica, la scatoletta che fa sì che il computer comunichi, via telefono, con un altro. In pratica converte le informazioni binarie del calcolatore nei segnali analogici che viaggeranno lungo la linea telefonica per poi essere ricomposti in dati digitali, una volta arrivati sul computer di destinazione.
  • Mosaic: il browser cui spetta il merito di primo artefice del boom di Internet presso il pubblico non tecnico. Creato nel '93 da ricercatori della Ncsa, è stato il più diffuso e semplice navigatore grafico del Web, funzionante sulle più diverse piattaforme informatiche. A partire da Mosaic si è arrivati ai più leggeri e funzionali Netscape e Internet Explorer.
  • Mouse: Come spesso succede brillanti intuizioni vengono passate sotto silenzio dai contemporanei; nessuno ha creduto nelle potenzialità del mouse come interfaccia, giudicata al tempo anche dallo stesso creatore, troppo semplice per realizzare appieno l'interazione uomo macchina che si andava inseguendo. Niente di più sbagliato. Ne è dovuta passare di tecnologia sotto i ponti perché dal primo mouse messo a punto da Doug Engelbart nel 1963 presso lo Stanford Research Institute, si passasse alle prime applicazioni di mercato. Tanto più se si pensa che quel primo modello, fatto di rotelle e potenziometri, era realizzato in legno, insomma niente a che vedere con gli iper-tecnologici "topini" da scrivania ai quali siamo abituati oggi.
  • Mr (Modem Ready): abbreviazione inglese traducibile in italiano con modem pronto.
  • Mtu (Maximum Trasmission Unit): la più grande quantità di dati trasferibile in un unico pacchetto.
  • Mud/Mug (Multi User Dungeon o Game): il secondo è il genere, il primo la specie. Rientra nei Mug qualsiasi gioco telematico cui possano partecipare simultaneamente almeno due persone; con Mud si intende più specificamente ogni gioco di ruolo elettronico con più utenti.
  • Multicast: tipo particolare di trasmissione limitata a un sotto insieme di nodi collegati a una Rete.
  • Multimedia: il termine, entrato prepotentemente anche nel vocabolario dei non addetti ai lavori, ha una definizione contestata e un'origine incerta. Multimediale è l'integrazione su uno stesso supporto di dati di diversa natura: testi, suoni, immagini fisse o animate. Il tutto visualizzato e gestito tramite un computer che permette, attraverso programmi appositi, di interagire sulla rappresentazione delle informazioni. C'è chi intende la parola alla latina, partendo dal concetto della fusione di più media. Chi, invece, la intende all'inglese, visto che il multimedia va inteso al plurale. Chi (come il professore del Mit Nicholas Negroponte, una delle principali autorità del settore) dice che si farebbe meglio a parlare di "unimedia", perché, nell'era digitale, tutti i diversi dati sono riconducibili a un'unica forma elementare: il bit. Infine, bisogna fare una distinzione tra il multimedia offline, ovvero quello che funziona su una macchina autonoma (per esempio il Cd-rom) e quello online, reperibile in Rete. Quando si è cominciato a parlarne per la prima volta? Qualche storico-informatico pensa che sia stato con l'avvento del Macintosh della Apple (1984): la macchina che per prima integrava testi, immagini e suoni. Per altri l'espressione avrebbe ricevuto l'imprimatur ufficiale da Bill Gates, nell'86. Se ne trova comunque traccia nella stampa americana di 10 anni prima.